Una curiosità a proposito del fascino che ancora esercita la Divina Commedia di Dante ai giorni nostri è rappresentata da ”…una sperimentazione poetica e sociale…” realizzata tutti i giorni da un giornalista di nuovi media. Un’opera che potremmo definire di ”Twitteratura”(perdonate il neologismo NDR). Si tratta di Marc Mentré che dal 27 maggio 2012 traduce e twitta tre versi de La Divina Commedia di Dante al giorno. Dopo aver twittato l’Inferno, si trova ora alle prese con il Purgatorio ma intende proseguire con Il Paradiso fino al 2022, ”se twitter esisterà ancora”…(NDT). Questo l’incipit di un articolo di Claire Darfeuille dal titolo ”La Divina Commedia in 10.000 tweets, una sperimentazione poetica e sociale” pubblicato sul sito: ”www.actualitte.com. Proponiamo qui una riduzione del medesimo articolo in base a ciò che riteniamo più interessante di quest’esperienza ai fini dei nostri interessi di divulgatori di cultura italiana e di apprendimento della lingua italiana.
Un’ avventura twitteraria?
Ebbene sì il poema di Dante é scritto in terzetti di endecasillabi che corrispondono a 140 caratteri di twitter ashtag compreso. Una felice coincidenza che ha permesso di stabilire un rapporto con l’opera dantesca in modo assolutamente social grazie alla scoperta di Marc Mentré.
Sperimentazione nella traduzione e apprendimento dell’italiano.
La limitazione ai 140 caratteri di twitter ha costretto il giornalista a provvedere personalmente alla traduzione in francese evitando quindi di essere costretto a pagare eventuali diritti d’autore. Per cui cinque anni fa ha cominciato a prendere lezioni d’italiano oltre ad utilizzare tutti gli ausili utili e canonici dell’interpretazione di Dante.
Non solo paparazzi
Marc Mentré considera Dante come un precursore dei grandi reporter. ” …Fa prova di una curiosità insaziabile, interroga incessantemente Virgilio sulle persone che sia bene incontrare…e quando qualcosa non merita di essere raccontata Dante fa un’ ellissi, cosa molto praticata dai giornalisti che gerarchizzano l’informazione per raccontarne solo l’essenziale… ”(parte liberamente tradotta dal testo originale).
Uno yoga quotidiano
Interpellato su un possibile bilancio il giornalista dice che non ha un obiettivo preciso tranne quello di portare a termine la durata del progetto di dieci anni fino alla fine. Tuttavia riferisce che il piacere è ogni giorno crescente al punto di divenire il proprio yoga quotidiano, una pausa di meditazione edificante della propria giornata. Conclude quindi dicendo: ” …La Divina Commedia è uno dei più bei poemi mai scritti ed il mio desiderio è di condividere con i mezzi attuali, la sua bellezza e la sua forza. E questo fino all’ultimo verso del Paradiso, ”L’amor che muove il sole e l’altre stelle”, l’amour qui meut le soleil et les autres étoiles…”
N.B.
Le citazioni dell’articolo sono liberamente tradotte dal testo in francese.