Non so se vi sia mai capitato di essere lontano da casa per lungo tempo o di dimorare in paesi stranieri per motivi di lavoro. All' improvviso il desiderio olfattivo della buona cucina di casa comincia a farsi strada, quasi irrefrenabile, mescolandosi all' immaginario gusto di quelle pietanze che abbiamo lasciato dietro di noi.
Un andare a ritroso nel tempo quando l'aroma del caffè che si vaporizzava dalla moka borbottante sul fornello si univa al latte e al profumo di buono dei biscotti appena sfornati. Bastavano questi odori familiari a farci uscire dal letto e ad affrontare, anche malvolentieri, la giornata di scuola che ci attendeva.
Avete mai fatto caso a quanto sia delizioso, in un giorno di festa, il profumo della torta di mele?
Il connubio perfetto tra il Pan di Spagna fatto in casa e le fettine di mele che affiorano appena in superficie. Per non parlare del ragù della domenica !
Prosegue il nostro viaggio attraverso quei cari profumi della cucina di casa.
Due festività sono rimaste impresse nella mia memoria, reminiscenze della mia fanciullezza, quando ci si accontentava di poco e anche un piatto di dolcetti fatti in casa ci rendeva felici: il Natale e la Pasqua.
Lo sfrigolio degli struffoli nella padella dei fritti si sposava sapientemente con con il profumo del miele appena sciolto con le scorze di arance e limone.
L' odore penetrante della frittura di calamari e gamberi coinvolgeva tutto il condominio mentre le vongole veraci si aprivano ad una ad una sul fornello inebriando con il loro sapore di mare.
E che dire dei casatielli dolci e salati che rallegravano la nostra Pasqua!