Il 3 luglio è morto Paolo Villaggio, attore, scrittore, comico, umorista, sceneggiatore e doppiatore italiano.
E’ stato autore e interprete di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca come il ragionier Ugo Fantozzi. Ha scritto otto libri e girato 10 film su di lui.
Il primo libro ha venduto oltre un milione di copie mentre il primo film è stato inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare.
Così scrive: ”Da due anni molti mi fermavano per strada. Io mi aspettavo: ”Villaggio ci scusi ma quando torna in televisione?” Puntualmente la domanda invece era:”Quando ce lo scrive un altro libro?” E io ogni volta a spiegare che ero molto impegnato col cinema, che avevo un po’ esaurito il filone e che non ne avevo nessuna voglia. Alla fine ho ceduto per accontentare un po’ tutti: mia madre che ci tiene tanto a questa mia attività di scrittore di successo, all’ editore Rizzoli che lo fa per altri motivi forse meno nobili, ma soprattutto per quelli che mi fermavano per strada.
Fantozzi è un uomo senza qualità, preso in giro dai colleghi, dalla famiglia e dalla vita. Non desidera nè vincere nè perdere ma sopravvivere. La gente lo vede, ci si riconosce, ne ride, si sente meglio e conta di comportarsi come lui….Il mondo è fatto per la maggior parte da persone che nella vita hanno fallito. Grazie a Fantozzi ho fatto in modo che alcuni neppure si accorgessero di essere nullità. O al limite ho fatto sì che non si sentissero soli.»
I suoi libri, i suoi film sono tuttora attuali, da leggere e vedere.