Il mondo è un posto pieno di storie. Se poi si tratta del mondo della Società Dante Alighieri, le storie si allargano e abbracciano la cultura italiana in qualsiasi parte del mondo.
Così, per iniziare insieme il nostro viaggio, oggi ti porto in teatro per raccontarti di una Filarmonica (quella di Stettino, in Polonia), di un concorso e di un artista italiano e la sua composizione.
Andiamo?!
Come ti accennavo, siamo in Polonia, nel cuore della città di Stettino. La sede dell’orchestra è in un edificio decisamente particolare, costruito dove sorgeva la vecchia sede della Konzerthaus, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Pochi anni fa, nel 2018, viene istituito il Concorso Internazionale di Composizione Mieczysław Karłowicz, un evento biennale dedicato alle composizioni musicali contemporanee organizzato dall’Associazione degli Autori ZAiKS e dalla Filarmonica di Stettino.
Si parte da una preziosa premessa: il mondo della musica classica e dei concerti si trova davanti nuove sfide. Le esperienze digitali e la fruizione on line degli eventi culturali ha cambiato anche il modo di ascoltare e in questo particolare momento storico abbiamo bisogno più che mai di continuare a provare le emozioni che un concerto riesce a regalarci ogni volta, sperando presto di poter di nuovo ascoltarne dal vivo, e di far crescere la ricerca artistica.
Ma torniamo al concorso. Ben 176 opere presentate provenienti da tutto il mondo: Argentina, Corea del Sud, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Cina, Italia e tanti altri Paesi. La giuria ha un bel da fare, ma riesce comunque a selezionare le sei composizioni finaliste della prima edizione, che si svolge il 19 marzo 2021 con un grande concerto in streaming e una votazione in tempo reale per decretare il vincitore.
Ecco i finalisti e le loro composizioni:
Jin Seok Choi con Sunrise in Hyangil Am, Claudio Passilongo con Symphonic Dystopia, Tomas Peire-Serrate con Borealis, Adam Porębski con Iluzje, Andrzej Szachowski con Helix Nabula e Tomasz Szczepanik con Rumori.
Sì, hai letto bene, in finale c’è anche un compositore italiano: Claudio Passilongo, che si classifica al terzo posto con la composizione Symphonic Dystopia in ex aequo con Rumore, la composizione di Tomasz Szczepanic.
Metto le cuffie, ascolto il concerto e nel frattempo conosco meglio Claudio.
Claudio è un compositore italiano, da tanti anni vive stabilmente in Danimarca dove lavora come organista alla St. Clemens Kirke. Studia al Conservatorio di Napoli diplomandosi a pieni voti e poi studia composizione all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e all’Accademia Musicale di Fiesole. Compone brani orchestrali e corali per formazioni cameristiche e solisti. È anche un talentuoso pianista jazz, noto per i suoi numerosi concerti. Inoltre scrive musica per film e teatro, crea composizioni per organo e partecipa a progetti musicali innovativi come Roskildes Åbne Værksted, organizzato nel 2016 dal Museum of Contemporary Art di Roskilde.
Della sua composizione Claudio racconta: «Sono stato ispirato dallo scenario contemporaneo che stiamo vivendo: un mondo in cui la tecnologia ci circonda e che alle volte ci travolge, e che di sicuro ha cambiato i nostri comportamenti. La sinfonia- continua Claudio- è divisa in due parti: una prima parte racconta di quanto essa possa essere affascinante e ci apra un mondo di nuove possibilità. Nella seconda parte, però, arriva anche la sensazione di smarrimento che proviamo circondati come siamo dalla tecnologia, e dalla quale difficilmente riusciamo a liberarci».
La giuria ha assegnato il terzo posto all’opera di Claudio Passilongo perché la sua è una composizione complessa e innovativa, che scavalca le nicchie di esperti e appassionati per arrivare a tutti.
Ascoltandola infatti ho la sensazione che il talento musicale così variegato del nostro compositore, si apra a un mondo vastissimo di ascoltatori e non solo agli appassionati di musica classica. Le sonorità sono evocative, e riescono a fare immaginare in modo vivido le sensazioni contrastanti che ci accomunano in questa nostra epoca così complessa.
Non mi meraviglio che sia così perché Claudio è un compositore che ha dentro di sé tanti generi musicali, dalla classica alla musica da camera, dalle sperimentazioni contemporanee al jazz!
Ma la cosa che certamente mi piace di più è avere la conferma ancora una volta che la creatività, quella capace di regalarci emozioni vere, continua a essere viva e vivace, anche se in questo momento possiamo godercela solo dallo schermo di un PC o dal nostro smartphone.
È una bella sensazione pensare che, nonostante i tempi siano difficili e abbiamo tante incertezze, il grande abbraccio della cultura continua a stringerci tutti e ci spinge ad andare avanti con uno sguardo sempre proiettato al futuro.
Mentre la sinfonia di Claudio Passilongo risuona in cuffia, vado alla ricerca di nuove storie da raccontarti, nel frattempo tu puoi ascoltare il concerto qui e immergerti nella musica contemporanea che, ancora una volta, unisce il mondo con le sue note.
Puoi conoscere meglio il lavoro di Claudio Passilongo qui e saperne di più sul Concorso Internazionale di Composizione Mieczysław Karłowicz dando un’occhiata qui.