Oggi come ieri il poeta deve essere un uomo che vive la vita restando dentro al reale.
2)Poeti si nasce o si diventa? Raccontaci il tuo percorso.
Il mio percorso nasce come lettore
Alla poesia mi sono avvicinato al terzo anno di superiori, iniziai ad appassionarmi ai poeti decadenti francesi e via via, la mia lettura prese maggiore consapevolezza.
Non so se poeti si nasca o si diventi
credo che serva umiltà e passione, sia che tu legga poesia o che tu la scriva.
3)Cosa non ti piace e ti piace della poesia in generale? Chi ti ha influenzato e chi hai evitato di assomigliare … e perché!
Non mi ha influenzato nessuno, ma, ho la fortuna di aver conosciuto una persona Nicola Vacca che da critico e da poeta mi ha consigliato letture.
Con Nicola (cui sto lavorando da anni ) c’è grande stima e amicizia.
I nemici li ignoro.
5)In Italia ci sono circa 4 milioni e mezzo di poeti o presunti tali… ti fa paura la concorrenza?
No non mi interessa, la poesia mi vive dentro nonostante tutto.
6) Dicono che la poesia non vende, oppure solo pochi eletti riescono ad avere una certa notorietà. Cosa ti aspetti da te ? Fama, riconoscenza oppure solo piacere di piacere?
Da me mi aspetto di restare uomo tra gli uomini.
Non mi interessa la notorietà ma la possibilità di incontrare bravi poeti da cui apprendere.
7)Dove e quando scrivi? Ha un determinato orario la tua creatività o luogo dove si fa sentire ancora di più?
Scrivere va di pari passo con la vita che sto vivendo.
Il qui ed ora.
8) Quali poeti sconosciuti al grande pubblico ma notevoli che hai letto e ammirato nei social ti hanno colpito e perché?
Poeti bravi ne ho conosciuti ma preferisco che sia la loro vita a parlare più che i social
9) Diceva Charles Baudelaire ”Il peggior nemico di un poeta è un poeta ”. Cosa voleva dire secondo te. Sei d’accordo?
10) Ti obbligano a dare una definizione di te stesso, come scrittore. Raccontaci.
Come scrittore, se qualcuno ha voglia e interesse si raccontarmi, sono qui
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Le mie poesie
BIOGRAFIA
Nicola Manicardi è nato a Modena dove risiede e lavora in ambito sanitario. Appassionato di letteratura in particolare modo di poesia ha pubblicato nel 2015, per la casa editrice Rupe Mutevole di Parma diretta da Enrico Nascimbeni, il suo primo volume intitolato “Periplo”. Successivamente alcuni suoi testi sono stati inseriti in una antologia dedicata al mito di Marilyn Monroe intitolata “Umana troppo umana”, curata da Alessandro Fo e Fabrizio Cavallaro ed edita da Aragno nel 2016. Nel 2018 ha pubblicato il suo secondo volume di poesia intitolato ”Non so”, per la casa editrice “I Quaderni del Bardo” di Stefano Donno collana Zeta diretta da Nicola Vacca. Alcune sue poesie sono state tradotte in greco, spagnolo, rumeno, russo e francese e inserite in alcune riviste nazionali e internazionali. Nel giungno 2020 esce una nuova raccolta di poesie dal titolo “Umiltà degli Scarti” Collana Agorà diretta da Nicola Vacca per l’Argolibro editore. L’ultimo lavoro è una raccolta di poesie racconti intitolato Carne e Sangue per la casa editrice Oltre.
Ho respirato la notte
fino all’ultima stella rimasta.
Troppo alte per poterle prendere
troppo grandi per farci un’ abat jour.
Resto
con il caldo
buio
delle stelle
Agosto
è una morte
che attende
Settembre.
Agosto
Mese senza Mercurio
e con il Pianeta Sole
in Leone.
L’Airone è nascosto nel giallo.
Agosto
è una buca arsa
una moviola tra i miraggi del passato.
Gli operai erano in viaggio e i maturati sui traghetti.
Mi trovo nel punto più bianco di una terra sofferta.
Non è la città o è solo in parte ma …
Ricordo che un giorno
avevamo in mano un tronco
sopra la sabbia umida
È nera la parola
Temporale
del mio stare
dove
scarico pioggia
di parole
fino all’ultima goccia.
Sul viale dove abito
gli olmi muoiono a catena
Non si conosce la causa
ma credo che si siano ammalati
da quando Guido è morto
Aveva Novant’anni.
Novant’anni che abitava qui.
L’ultimo olmo che hanno tagliato
era quello di fronte a casa di Guido
il più vecchio di una filiera
Da lui,iniziava spazzando
e togliendo erbacce e pattume.
Guido tutte le mattine era sul viale
a volte si dimenticava chi era
diceva :
di essere un caminionista
a volte il vigile urbano
Si fermava sempre dal mio cancello
perchè qui settant’anni prima abitava
una ragazza.
Nei momenti lucidi girava in bicicletta
mi diceva che tre case prima della mia
finiva Modena.
Qui era tutta campagna di frutteti e frumento.
Qui c’erano gli olmi
Ora sono le diciassette
e la betoniera è ferma.
Hanno comprato la casa di Guido
e gli olmi hanno cento cerchi.