Paolo Cognetti da 8 anni vive in una baita a 2000 m. sopra Brusson in Val d’Aosta
Qui vi ha ambientato questo potentissimo romanzo che ha vinto il premio Strega, un libro sulle montagne e sull’amicizia.
“La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita…..Il protagonista è Pietro, un ragazzino di città solitario e un po’ scontroso. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune: la montagna dove si sono conosciuti, innamorati, si sono sposati “ ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo davanti alla chiesetta che c’è lì”.
Pietro trascorre tutte le estati a Grana (paese immaginario) ai piedi del Monte Rosa, quel luogo chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. Ad aspettarlo c’è Bruno, il suo grande amico….
Recentemente ha presentato il suo libro all’IIC di Oslo. Chissá se avremo il piacere di averlo a Copenaghen.
Lucia Rota
Italien var historisk delt op i mange mindre stater og har derfor ikke en fælles musikalsk tradition.
Musikken afspejler den geografiske position i Sydeuropa, midt i Middelhavet.
Derfor finder vi arabisk, afrikansk, germansk, keltisk, persisk, venetiansk, latinsk og slavisk indflydelse.
I 1861 dannes kongeriget Italien og i 1946 republikken .
Italien har 19 regioner.
Landet er overvejende baseret på landbrug. Der er stor fattigdom og kun 30% af befolkningen taler italiensk. “Sang festival” starter I Sanremo I 1951″ I 1960’erne kommer den økonomisk boom med vandringen fra land til by og den
voksende industri især mod nord. Mange unge vandrer fra syd til nord Italien. I syd forbliver gamle, kvinder og børn. Mange emigrerer til andre lande i Europa og Amerika.
Tidens sange beskriver steder og livets øjeblikke fra mange sider: positivt, romantisk, realistisk og
kritisk. Der skrives både på italiensk og på dialekt.
Her er et lille udvalg fra 5 regioner. De kan høres på YouTube, ledsaget af billeder.
Piemonte : Ciao Turin
Puglia: Amara terra mia De handler om emigrationen
Trentino alto Adige: Paganella , handler om et bjerg
Toscana: Firenze stanotte sei bella! handler om byen Firenze
Friuli Venezia Giulia : Le Campane di San Giusto, handler om Trieste og annekteringen af Trentino Alto Adige til Italien efter første verdenskrig.
Forlaget Alma Editori har i 2000 og 2013 udgivet to bøger : “Canta che ti passa”(syng og få det bedre) og Nuovo canta che ti passa, som giver et sympatisk overblik over sangens verden med omtale af kendte tekstforfattere og sangere.
L’Italia, divisa in piccoli stati, non ha un’unica musica tradizionale comune.
Riflette la posizione geografica in cui si trova, a sud dell’ Europa e al centro del mar Mediterraneo.
Ha influenze arabe, africane, celtiche, persiane, venete, latine e slave.
Nel 1861 nasce il regno d’Italia. Il 2 giugno 1946 è una repubblica con 19 regioni.
Anni ’50 : il paese è povero, un paese agricolo. Solo il 30%parla italiano. Nel 1951 a Sanremo nasce Il Festival della canzone.
Anni’60 : boom economico. La gente lascia la campagna. Si sviluppa l’industria soprattutto al nord. Molti giovani abbandonano il sud dove rimangono vecchi, donne e bambini e vanno verso il nord Italia emigrando anche in Europa e altrove.
Le canzoni descrivono luoghi o momenti della vita positivi, romantici ma anche realistici e critici. Sono in dialetto o in italiano. Eccone 5 di altrettante regioni. Si possono ascoltare via youtube. Lo schermo mostra anche immagini e paesaggi.
Piemonte : Ciao Turin
Trentino Alto Adige: Paganella
Toscana:Firenze stanotte sei bella!
Friuli Venezia Giulia: Le campane di San Giusto
Puglia: Amara terra mia
Parlano dell’emigrazione ( la prima e l’ultima), di una montagna, di una cittá…
La quarta su Trieste è del 1915. Ricorda l’annessione del Trentino Alto Adige all’Italia:
La casa editrice Alma ha pubblicato “Canta che ti passa” nel 2000 e 2013.
Danno una simpatica panoramica sul mondo della canzone e su noti cantautori e cantanti.
Il 21 giugno giorno del solstizio d’estate si celebra in tutta Europa la festa della musica nata in Francia nel 1982. Coinvolge più di 60 città europee.
A Roma si celebra in piazza, strade, parchi e cortili …tutti i cittadini avranno la possibilità di fare musica.16 istituzioni pubbliche e private, musei ed aree archeologiche ,ma anche botteghe, artigani sale da concerti…..
Fra 6. til 10. juni vil Sestri Levante danne ramme om den tyvende H.C.Andersen festival.
H.C.Andersen besøgte Italien 5 gange. Han har beskrevet sine ophold i sin dagbog, i Mit livs Eventyr, men først og fremmest i Improvisatoren. I dagbogen skriver han således:”Hvilken eventyrlig smuk aften i Sestri. Hotellet hæver sig helt tæt på havet, som ruller sig ud i store bølger. Himlen strålede med flammerøde skyer, bjergene skiftede voldsomme farver.”
I 4 dage forvandler Sestri sig til et sted fyldt med overraskelser ligesom i eventyrene.
Præmien i Sestri er helliget uudgivede historier i eventyrgenren, forfattet af børn og unge.
Torsdag den 8. juni bliver festivalen åbnet med en festlig parade med mere end 1000 børn, hvorefter følger en eksplosion af forestillinger både om dagen og om aftenen, en række lydbilleder og historier fortalt på baggrund af denne liguriske bys steder, gader, pladser og strande.
Fredag den 9. vil Voci Bianchi koret fra Carlo Felice stiftelsen åbne fortællingerne i Baia del Silenzio. Der vil være en række optrin og møder mellem Sestris gader og pladser, hvor der på 3 dage forventes mere end 50 forestillinger med kunstnere fra forskellige lande. Danmark vil naturligvis være blandt de mange deltagende lande.
Sestri er en lille by på 2000 indbyggere, beliggende yderst i Tigullio bugten, halvvejs mellem Portofino og Cinque Terre bugten. Grundlagt af romerne (det latinske navn er Segesta Tigulliorum) er det et berømt feriested takket være det milde klima og det uforlignelige landskab.
Sestri opstod som en fiskerflække, beliggende på halvøen, som strækker sig ud i havet og som deler bugten i 2 mindre med de maleriske navne “Baia del Silenzio” (stilhedens bugt) og “Baia delle Favole” (eventyr bugten) til ære for H.C.Andersen.
I juli tager mine børnebørn og deres forældre til Sestri som sædvanligt. De kan ikke deltage i festivalen, men de vil se en udstilling, som minder om den. De vil bade og spise frokost, som traditionen byder, hos “Polpo Mario”, berømt for sine eventyrlige frokoster.
Hvad angår undertegnede og min mand, så håber jeg at kunne tage derhen i september. Bedre sent end aldrig.
Sestri Levante dall’ 8 al 10 giugno sarà la cornice del 20 Festival Hans Christian Andersen.
Andersen visitò l’Italia cinque volte. Lo ha descritto nel suo Diario, nella Fiaba della mia vita, ma soprattutto nell’ Improvvisatore.
Andersen visitò l’Italia cinque volte. Lo ha descritto nel suo Diario, nella Fiaba della mia vita, ma soprattutto nell’ Improvvisatore. Nel Diario così scrisse: ”Quale fiabesca serata di bellezza a Sestri. L’albergo sorge proprio vicino al mare che si srotolava in grandi cavalloni. Il cielo splendeva con nuvole rosso fuoco, i monti trasmutavano in violenti colori”.
Per quattro giorni Sestri si trasformerà in un luogo pieno di sorprese come nelle favole per tornare ad incantare. Il premio a Sestri è dedicato ai racconti inediti di genere fiabesco elaborati da scrittori bambini e ragazzi.
Giovedì 8 giugno il Festival sarà inaugurato da un’allegra sfilata di oltre mille bambini a cui seguirà un’esplosione di spettacoli di giorno e di sera, un susseguirsi di immagini di suoni e di storie raccontate con lo sfondo dei luoghi, delle vie, delle piazze e delle spiagge di questa città ligure.
Venerdì 9 alle 19.00 il coro delle Voci Bianche della fondazione Carlo Felice aprirà le narrazioni nella Baia del Silenzio.
Sarà un susseaguirsi di spettacoli e appuntamenti tra le vie e le piazza sestrine che prevede in tre giorni oltre 50 rappresentazioni con artisti provenienti da diversi paesi.
Tra i molti paesi partecipanti ci sarà naturalmente la Danimarca.
Sestri è una cittadina di 2000 abitanti, situata all’estremità del golfo del Tigullio a metà strada fra Portofino ed il Golfo delle Cinque Terre. Fondata dai romani (il suo nome latino è Segesta Tigulliorum”) è un rinomato centro di villeggiatura grazie al suo clima mite ad al suo paesaggio incomparabile.
Sestri nasce come borgo di pescatori, situata sulla penisola che si protende sul mare e che divide il golfo in due baie suggestive chiamate “Baia del Silenzio” e “Baia delle Favole” in onore di Hans Christian Andersen.
Il prossimo luglio i miei nipoti e i loro genitori come vuole la tradizione andranno a Sestri.
Non potranno seguirne il festival ma ne vedranno una mostra che lo ricorda. Faranno il bagno e pranzeranno, come vuole la tradizione, da ”Polpo Mario” famoso per suoi pranzi favolosi.
Quanto alla sottoscritta e a mio marito spero di poter andarci in settembre. Meglio tardi che mai.
di Lucia Rota Andersen
Le Terre di Dante: un viaggio in Italia alla scoperta di luoghi incantati, descritti con l’esperienza e gli occhi di Lucia Rota Andersen. Un modo piacevole per immaginare e – perché no? – programmare il prossimo viaggio sulle orme di Dante Alighieri.
Segui i nostri articoli sui viaggi e lascia pure il tuo commento oppure proponi tu stesso un luogo da visitare e noi lo raccontaremo qui per gli amici della Società Dante Alighieri.
Nel 1992 nascono ”I Parchi Letterari”. Offrono visite guidate, creano eventi , attività enogastronomiche e artigianato. Nel 2014 é la volta di “Le terre di Dante”.
Nel 2015 noi della Dante di Copenaghen siamo andati alla scoperta dei luoghi in cui Dante ha vissuto, sofferto e trovato ispirazione. Attilio Moroni, presidente de ”Le terre di Dante” é stato presenza attiva durante tutto il viaggio arricchendolo con molte e graditissime sorprese.
Il nostro primo hotel “Gli Usignoli” era un agriturismo fantastico a 40 chilometri da Firenze.
Ottimo il trattamento, bellissimo il panorama.
Prima tappa a Firenze dove Dante è nato nel 1265. La città era un intrico di vie strette, di case addossate le une alle altre, con orti, vigneti e giardini. Molte le chiese, numerosissime le torri.
Nel 1302 Dante lascia Firenze perché condannato all’esilio.
Passa i primi giorni a Gargonza, borgo medievale a 545 m. d’altezza. Oggi è un hotel. Il figlio del proprietario conte Guicciardini ci ha raccontato la sua storia.
Visitiamo Poppi. Vicino al castello un busto di Dante. Nei sotterranei la ricostruzione della battaglia di Campaldino del 1289 a cui il poeta partecipò . .
Nella splendida foresta del Casentino ecco il monastero e l’eremo di Camaldoli.
Nel 1314 Dante lascia la Toscana per la Romagna. Ci andiamo anche noi ma in treno. Prendiamo
“La Faentina”. Nata nel 1893 mette in comunicazione la Toscana con la Romagna. Sono 101 chilometri, in un paesaggio indimenticabile.
Scendiamo a Brisighella, bella cittadina medievale ai piedi di tre pinnacoli rocciosi. Nel centro domina la cosidetta “Via degli asini”, suggestiva strada sopraelevata. Il nome deriva dall’uso di far passare per la via le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso.
A Villanova di Bagnacavallo entriamo nel Museo etnografico della civiltá palustre dove. La super simpatica direttrice ci ha fatto vedere come si viveva allora.
Eccoci a Ravenna dove Dante visse i suoi ultimi 6 anni ospite di Guidio da Polenta.
Pernottiamo all’Hotel Centrale. l’Assessore della Cultura la dr. Ouidad Bakkali ci porge il benvenuto della città. Visitiamo il Museo Nazionale, il Battistero Neoniano, San Vitale, Galla Placidia. Il presidente del comitato Dante di Ravenna ci presenta lo scrittore . Conclude davanti alla sua tomba gelosamente custodita dai frati di San Francesco che evitarono ai fiorentini di riaverne le spoglie .
Entriamo nella Pieve di S.Donato in Polenta dove secondo Carducci Dante si fermava a pregare quando era ospite dei signori di Ravenna.
Saliamo a Bertinoro nota come balcone della Romagna data la bellissima vista che offre. In piazza c’è una colonna con molti anelli. Il visitatore che arrivava a cavallo in città legava il cavallo a un anello che apparteneva alla famiglia che voleva vedere. Noi non l’abbiamo fatto anche se eravamo ospiti del consiglio comunale. L’assessore al Turismo e Cultura Mirko Capuano con alcuni membri del consiglio ci ha offerto un “rinfresco con vista”
Il nostro viaggio si è concluso a Portico di Romagna. La strada antica che dalla Toscana giungeva in Romagna sfiorava la Cascata dell’Acquacheta che Dante rievoca dalla quale sarà passato per Portico di Romagna dove la famiglia dei Portinari, la famiglia della Beatrice dantesca aveva un suo palazzo. A Portico abbiamo degli ottimi amici, la famiglia Cameli proprietaria de “Al vecchio convento”. Se non ci siete mai andati dovete farlo. Bello il posto e i dintorni, magnifica la cucina, ottima la scuola di italiano che gestiscono e tanta tanta simpatia.
Buon divertimento!