1) Cosa significa essere un poeta al giorno d’oggi.
Essere poeti è una passione che non deve diventare solo voglia di ricevere complimenti... per me è soprattutto provare a migliorare ogni giorno cercando di apprendere dai grandi poeti che mi hanno preceduto... serve conoscere la poesia in tutti i suoi aspetti e avere un minimo di predisposizione alla poesia.
2) Poeti si nasce o si diventa? Raccontaci il tuo percorso.
Poeti si nasce soprattutto, ma non è detto che accada subito... serve appassionarsi, essere predisposti, apprezzare la poesia di altri, conoscerla... per quanto riguarda me posso dire che ho iniziato negli anni del liceo scientifico,,, poi a economia e da agente immobiliare ho praticamente smesso . Ho ripreso a scrivere da una decina d'anni e mi sono appassionato principalmente ai poeti metrici italiani, da lì ho approfondito lo studio della metrica e ho iniziato a leggere poesia in versi liberi italiana e straniera.
3) Cosa non ti piace e ti piace della poesia in generale? Chi ti ha influenzato e chi hai evitato di assomigliare … e perché!
Non mi piace della poesia di oggi l'esigenza di non farsi capire in uno scritto... c'è una grossa fetta di autori che pensano che fare poesia sia non farsi capire usando parole altisonanti o desuete senza però dire niente... e i lettori pensano che una roba del genere sia poesia, che non capire cosa l'autore abbia voluto dire sia sinonimo di bellezza e cultura... Poi nella poesia contemporanea esistono autori molto comprensibili ed efficaci.
Mi hanno influenzato Caproni, Penna, Montale, Pascoli, Saba, Raboni, Gatto, ecc.
4) Devi usare 4 libri di poesia da regalare al tuo peggior nemico. Hai qualche titolo o nome di autore e perché?
Direi gli ultimi libri di Arminio, di Giò Evan e in generale quelli scritti per vendere e basta
5) In Italia ci sono circa 4 milioni e mezzo di poeti o presunti tali… ti fa paura la concorrenza?
Non mi fa paura, anzi ammiro quelli che sanno scrivere bene e in questo caso direi che non sono più di 30... ovviamente si tratta di un parere personale e so che ogni giorno si può scoprire un autore valido non conosciuto fino al momento prima.
6) Dicono che la poesia non vende, oppure solo pochi eletti riescono ad avere una certa notorietà. Cosa ti aspetti da te ? Fama, riconoscenza oppure solo piacere di piacere?
Non mi attendo né fama né notorietà, spero solo di migliorare e di ricevere complimenti da persone veramente competenti. La poesia non vende soprattutto perché ci sono più scrittori che lettori
7) Dove e quando scrivi? Ha un determinato orario la tua creatività o luogo dove si fa sentire ancora di più?
Scrivo ad ogni orario... se mi parte il primo verso scrivo anche direttamente su cellulare... Ho scritto soprattutto di notte nel periodo di gestione risvegli notturne delle mie figlie gemelle.
8) Quali poeti sconosciuti al grande pubblico ma notevoli che hai letto e ammirato nei social ti hanno colpito e perché?
Fra i poeti sconosciuti al grande pubblico direi Nicola Manicardi, Elena Milani, Mara Mattavelli, Leopoldo Attico, Raffaele Floris, Carla Viganò, Dario Marelli, Giovanni Sepe, Giangiacomo Amoretti, Marco Melillo, Fabio Barissano, Viviana Viviani, Gabriela Fantato, Franca Alaimo, Gianni Bianchi, Maurizio Donte, Lorena Turri ecc...
Ovviamente si rischia sempre di dimenticare qualcuno...
9) Diceva Charles Baudelaire ”Il peggior nemico di un poeta è un poeta ”. Cosa voleva dire secondo te. Sei d’accordo?
Ha ragione, il problema è la concorrenza fra i poeti, che reputo assurda.
Soprattutto quello che noto è che si formano spesso gruppetti di poeti che si celebrano a vicenda... questa cosa succede spesso e non solo in poesia
10) Ti obbligano a dare una definizione di te stesso, come scrittore. Raccontaci.
Poeta semplice e profondo che ama dare ritmo alle proprie poesie, generalmente brevi e d'amore... non tutte ovviamente
11) Devi invitare un poeta a cena. Tra quelli ancora in vita e no, chi sceglieresti e perchè?
Tra quelli ancora in vita direi Patrizia Valduga perché ammiro il suo stile poetico e non.
Tra i morti Giorgio Caproni perché amo il suo stile sia metrico che non...
12) Quanto importante è essere ricordato quando non ci sarai più?
Non reputo importante essere ricordato, è sicuramente più importante non passare per persona negativa in vita... poi farebbe piacere ovviamente rimanere almeno un poeta minore...
Le mie poesie
BIBLIOGRAFIA
Sono nato nel 1972 a Reggio Emilia, vivo dal 1974 nel parmense dove mi sono laureato in economia e commercio. Di professione agente immobiliare sono padre di 3 figlie ... Scrivo poesie dai tempi del liceo, dopo una lunga pausa sono tornato a scrivere nel 2013, ho pubblicato due libri di poesie: Piccole poesie passeggere nel 2018 (Controluna) e Da questo temporale nel 2021 (Gattogrigio editore)
I MATTINI DI NOVEMBRE
Scolorano i mattini di novembre
le luci accese in casa tra i silenzi
cupi delle tazzine alla rinfusa
stese come gli amori ancora a letto:
forse all'alba la vita si è ripresa
un attimo di pace e come te,
che manchi quando avviti il cuore
a lampadina, si sfiora e respira.
Ci fosse a mezzogiorno o appena prima
un angolo così, un brivido e qui
tu che mi doni un soffio forte accanto.
Andrea Casoli 14/11/2023
LA NOSTRA BELLEZZA
Ricordami accanto alle foglie
cadute d'autunno in giardino
credendosi vento.
Ascoltami almeno un momento
stavolta: di questo destino
che prende e che toglie
non resta che un fragile spago
che spesso si spezza:
sta tutta in un tocco di mago
la nostra bellezza.
da
DA QUESTO TEMPORALE
Gattogrigio editore
MORIRÒ
Morirò tra cent’anni o domani
tra le braccia di un bacio che sfiora
le mie mani e le tue, strette ancora
come i rami di un albero, i rami
che non sanno spogliarsi e sovrani
delle foglie tenute a dimora
impediscono al tempo che implora
di trascorrere i giorni nei piani
dell'autunno da sempre decisi.
Morirò come un filo di luce
quando il buio prevale dai fori
degli scuri di casa e là fuori
muore il sole e la notte introduce.
Morirò sorridendo ai sorrisi.
Andrea Casoli 14/8/2023
PASSAMI IL CIELO
Passami il cielo,
quello che tieni appoggiato sul palmo,
stringimi forte la mano e in silenzio
mostrami il mondo che avremo di fronte.
Passami il vento,
quello che tieni aggrappato ai tuoi sogni,
portami dove non posson finire
le mie certezze, le nostre frontiere.
di Andrea Casoli
da "PICCOLE POESIE PASSEGGERE"
Controluna - Edizioni di Poesia -