50 sfumature di Puglia: Otranto tra storia locale, natura e acque cristalline

di Elisa Borella
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L’autunno e il freddo giungono sempre con qualche settimana di ritardo al Sud, dove anche a fine settembre è ancora possibile godersi un po’ di mare, qualche ultimo raggio di sole estivo e una discreta dose di tranquillità, senza sentirsi assediati da troppi turisti sudati intorno. In caso vi fosse rimasto qualche giorno di vacanza da trascorrere tra tuffi in acque cristalline e albe mozzafiato sulla costa, la Puglia è decisamente ciò che fa per voi!

In particolare, Otranto, il centro abitato situato più a oriente dello Stivale, perfetto mix tra interessanti siti storico-artistici e la giusta dose di meritato relax.

 

Il centro storico di Otranto è un piccolo gioiello interamente percorribile a piedi (non temete, le distanze sono assolutamente ragionevoli, anche se siete fuori allenamento!), un labirinto di viuzze strette e irregolari che, in un modo o nell’altro, finiranno sempre per condurvi nei due principali punti di interesse del borgo antico e della travagliata storia locale, fatta di continue conquiste da parte di popoli stranieri (messapi, greci, longobardi, bizantini, angioini, aragonesi…) e di razzie e devastazioni perpetrate da feroci popolazioni provenienti dalle coste del mar Mediterraneo, come ad esempio i Turchi.

La Cattedrale normanna, dedicata a Santa Maria Annunziata e posta proprio nel cuore pulsante della città vecchia, ospita infatti, la Cappella  dei Martiri, a ricordo del sacrificio di 800 otrantini, barbaramente uccisi dai soldati turchi di Maometto II nel 1480 per essersi rifiutati di ripudiare la propria fede cattolica in seguito all’assedio e alla caduta della città (gran parte della toponomastica locale ruota attorno a questo tragico evento, fateci caso); non dimenticate, inoltre, di osservare il mosaico pavimentale rappresentante l’albero della vita e alcune storie del Vecchio Testamento: realizzato intorno al 1160, è, infatti, uno dei cicli più suggestivi di tutto il Medioevo nostrano! 

A poca distanza, invece, non potrete che imbattervi nel poderoso Castello aragonese, edificato fin dal Duecento e oggetto di continui e progressivi ammodernamenti (come ad esempio quello realizzato facendo tesoro degli insegnamenti di Francesco di Giorgio Martini o quello cinquecentesco volto a fortificare ulteriormente il lato rivolto verso il mare) fino a trasformarsi nel ‘700 nell’ambientazione perfetta per il primo romanzo gotico della storia, Il castello di Otranto, per l’appunto, di Horace Walpole.

Per gli amanti dell’abbronzatura 365 giorni all’anno, invece, imperdibile è la sosta alla Baia dei Turchi (così chiamata per ricordare il tratto di costa che, secondo la tradizione più accreditata, assistette allo sbarco dei già sopra citati spietati guerrieri di Maometto II), la spiaggia sabbiosa più famosa della città, situata qualche chilometro a nord rispetto al centro storico. Mare cristallino, sabbia finissima, una leggera brezza che scompiglia i capelli… Cosa chiedere di più? Per chi, invece, volesse rispolverare il proprio animo romantico e sognatore, sempre in riva al mare, cullati dal lento sciabordare delle onde, la meta più indicata è sicuramente Punta Palascìa, il punto geografico situato più a est di tutta la penisola italiana, da cui godere di albe meravigliose nate direttamente dalle splendide acque salentine (posto gettonatissimo dove trascorrere la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, se puntate a essere i primi in tutta Italia a salutare il sole del nuovo anno in compagnia di amici o della vostra dolce metà).

Ultimo, ma non per questo meno suggestivo, must nei dintorni di Otranto è il cosiddetto laghetto di bauxite“, un piccolo specchio d’acqua color smeraldo, originatosi a causa delle infiltrazioni d’acqua penetrate nella cava dell’omonimo minerale dismessa alla fine degli anni ’70, circondato da terra, sabbia e roccia… rossa! Il momento migliore per scattare una foto da cartolina e per godere di panorami da outback australiano pur rimanendo coi piedi saldamente ancorati al suolo italico è, ovviamente, il tramonto, quando le tinte dorate e color rame si accendono, inondando lo scenario di tutte le gradazioni possibili del rosso mattone, dell’arancione e del giallo.

Se non avete ancora avuto l’occasione di scoprire le bellezze pugliesi, Otranto è sicuramente un buon trampolino di lancio per immergervi nella cultura, nelle tradizioni e nella storia di questa regione italiana ricca di fascino e di luoghi interessanti da visitare e da vivere, un buon compromesso tra le preferenze di chi non disdegna lunghe passeggiate in mezzo alla natura e di chi, invece, è un fanatico della tintarella e dell’ombrellone, tra chi è interessato all’architettura e alla storia e chi, invece, è attratto dalla buona cucina. Ce n’è davvero per tutti i gusti… Provare per credere!

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