Un amore e un “amaro”

di Dante Alighieri Copenaghen
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È il 2009 quando Enzo Sorbo, per motivi di lavoro, è costretto a lasciare la natìa Casapulla (Ce) e a trasferirsi in Lucania, a Teggiano, un incantevole borgo medioevale arroccato su un’altura e la cui bellezza rasenta la perfezione: un castello, 13 chiese, vari musei, vicoletti che si inerpicano nel centro storico regalando scorci che hanno il sapore del passato, una vista mozzafiato sull’intera Valle di Diano.
Passano quasi 10 anni ed Enzo non torna più indietro, resta, perché qui incontra l’amore della sua vita, Vincenza Tropiano che, invece, a Teggiano ci è nata e cresciuta. I due ragazzi sognano di costruire una vita insieme, che non si esaurisca nell’amore dell’uno per l’altra, ma che rifletta quello che nutrono per la splendida cittadina che li ha accolti e ha dato loro una casa, che li ha visti innamorarsi e mettere radici, come coppia.

L’ispirazione arriva loro quando, per caso, aprono un cassetto del papà di Vincenza, Gaetano, che lì dentro aveva riposto un sogno tanto grande che, da solo, non era riuscito a realizzarlo. Decidono di rispolverarlo, perché sì, finalmente è arrivato il momento per portare avanti quel progetto rimasto abbandonato!

Enzo e Vincenza sanno che è proprio quello il momento giusto, perché hanno dalla loro parte la forza dell’amore e il coraggio della giovinezza, la grinta e la tenacia che attingono dalla loro terra, la saggezza e la benedizione di Gaetano, il suo sguardo benevolo su di loro. In quel cassetto, per tanti anni, il papà di Vincenza aveva custodito gelosamente la ricetta segreta di un infuso di erbe aromatiche ed officinali, assieme all’idea di realizzare un amaro forte e deciso, che avesse gli aromi e i sapori, i profumi e le asprezze della Lucania.

Così, Enzo e Vincenza, aggiungendo un pizzico di dolcezza ed eleganza alla ricetta originaria, danno vita all’”Amaro Teggiano” e, pian piano, creano una piccola azienda di famiglia che produce e vende prodotti tipici locali. Il borgo di Teggiano, con il suo patrimonio storico e culturale, è continua fonte di ispirazione e, nel 2014, in occasione dei festeggiamenti per il tricentenario della statua di San Cono, che veglia sulla comunità e la protegge, la coppia realizza il “Lux Dianensis”, un elisir al mirtillo dolce e delicato, arricchito da uvetta sultanina e fichi bianchi del Cilento, lasciati a macerare nel liquore, una vera delizia! Ultimo nato in famiglia è il “Signore di Diano”, il cui nome è evocativo di antichità, miti e leggende ed ha il sapore forte e deciso degli amari tradizionali. Ma la passione si sa, è foriera di curiosità, sperimentazioni, nuove idee e, così, Enzo e Vincenza non si fermano mai.


Propongono l’ ”Amaro Teggiano” a chef, pasticceri e pizzaioli, che con la loro creatività ne fanno un ingrediente magico: il maestro pasticcere Domenico Manfredi lo usa per il golosissimo ripieno di raffinati cioccolatini; lo chef Domenico Vicinanza per dare ventata di rinnovamento e brio ai cantucci cilentani; lo chef Gerardo Benzato ci fa una glassa aromatica e caramellata per il suo filetto ai funghi porcini e cacio fondente al tartufo; il mastro pizzaiolo Angelo Rubbo lo nebulizza sulla sua pizza farcita con mortadella, fior di latte e pistacchi di Bronte. E ora che l’amaro Teggiano si sta facendo conoscere, apprezzare ed amare, i due ragazzi sono ancora infaticabilmente al lavoro per aprire una vinoteca, in piazza San Cono a Teggiano, dove sarà possibile degustare tutti i loro prodotti ed altri ancora, tutti a km 0, rigorosamente locali e legati alla tradizione.

Il lavoro e la passione di Enzo e Vincenza hanno già avuto importanti riconoscimenti, come il “Premio primula d’oro 2018”, organizzato dalla redazione di “ Info Cilento” e il prestigioso “Premio innovazione del prodotto” della Camera di Commercio di Salerno nel 2014, per “aver originato un prodotto di qualità che è diventato simbolo del territorio”, tanto da recare sull’etichetta la stella, simbolo di Teggiano e la foto di un giovane Gaetano Tropiano, che ha trasmesso ai figli tanti doni, tra cui il legame potente e indissolubile con le proprie radici e quello di continuare a credere ai sogni nonostante le difficoltà, con lo sguardo rivolto al futuro, ma con i piedi ben piantati sulla propria terra.
Ogni anno, l’11, il 12 e il 13 agosto, tra le vie di Teggiano si tiene una festa medievale, “Alla tavola della principessa Costanza”, un itinerario gastronomico nella Diano dei Principi Sanseverino. Percorrendo le stradine del borgo, i visitatori possono ammirare le fedeli ricostruzioni di antiche ambientazioni, il corteo storico, gli sbandieratori, le musiche dei menestrelli, l’assalto al castello e degustare di taverna in taverna, dislocate lungo il percorso, le pietanze medievali.

Quale migliore occasione per visitare Teggiano e conoscere i suoi prodotti enogastronomici?

Info: www.prolocoteggiano.it e www.amaroteggiano.it

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