Non ci resta che piangere/ Nothing Left to Do But Cry/ 1984

di Giuliana Holm
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In Italia il “cineturismo” è una forma consolidata del turismo e ci sono molte agenzie turistiche specializzate nell’offerta di visite guidate nei luoghi dove sono state girate scene di film famosi. Molti turisti vengono da tutto il mondo e fanno la fila per visitare e conoscere i famosi set cinematografici, sia dei film di Hollywood, ambientati in Italia, ma anche dei film italiani. La mia attenzione è principalmente sui film italiani girati in Italia.

 

Tema – Commedia

Non ci resta che piangere/ Nothing Left to Do But Cry/ 1984

Registi: Roberto Benigni, Massimo Troisi

Interpreti: Roberto Benigni, Massimo Troisi, Iris Peynado, Amanda Sandrelli

Set cinematografici: Toscana & Lazio

 

 

È il mio film preferito, infatti, nell’estate del 1984 avevo diciotto anni e i due comici Roberto Benigni e Massimo Troisi hanno accompagnato il sorriso nella mia gioventù spensierata. Il film è uscito un anno prima del famoso film americano Ritorno al futuro (1985). Unico film in coppia di due grandi amici e straordinari interpreti, Non ci resta che piangere (1984) è ricco di citazioni storiche ed è rimasto nell’immaginario collettivo per le invenzioni e gli sketch di Troisi e Benigni. Sono le gag dei due talenti a sostenere l’intero film. Beningni e Troisi sono anche i registi e gli sceneggiatori. Il bidello Mario (Troisi) e l’insegnante Saverio (Benigni), trovato chiuso un passaggio a livello, passano la notte in una locanda, ma la mattina scoprono di essersi risvegliati a “Frittole”, nel 1492.

Mario, per stupire la giovane e bella Pia (Sandrelli) si vanta di aver scritto l’inno nazionale di Mameli. Canta per lei anche Yesterday dei Beatles, Volare ecc. Quando incontrano Leonardo da Vinci gli insegnano a giocare a scopa. Il loro obiettivo è di impedire a Cristoforo Colombo di scoprire l’America in modo che la sorella di Saverio non incontri mai il suo fidanzato americano che la farà soffrire e il popolo autoctono eviterà la violenza subita nel corso dei secoli. Sarà un viaggio nel tempo in cui non si può fare a meno di sorridere. Il film è un viaggio nel tempo attraverso gli splendidi paesaggi rinascimentali della Toscana e il Lazio, poco prima che Cristoforo Colombo salpasse da Palos (Spagna) nel 1942.

Il film è stato girato tra Capranica (Viterbo, per la scena iniziale del passaggio a livello), Lago di Bracciano (Roma, per la scenda dei protagonisti che si rifugiano sotto un albero per ripararsi dalla pioggia, quando un fulmine innescherà il processo che li conduce nel 1400 – quasi 1500), al Castello di Rota (Tolfa, Roma, per la famosissima scena della dogana “un fiorino!”), Parco archeologico di Vulci (nella Maremma laziale, in provincia di Viterbo, per la scena di Leonardo da Vinci che effettua gli esperimenti). La scena toscana è girata nella suggestiva spiaggia di Cala di Forno (maremma grossetana, nel comune di Magliano in Toscana, nel cuore del Parco Naturale della Maremma; è qui che viene girata una delle scene finali del film, quando arrivano correndo sulla spiaggia spagnola di Palos per fermare Cristoforo Colombo che però è già partito).

 

Non ci resta che piangere – Lettera a Savonarola

 

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