Gli animali nell’arte, dal Rinascimento a Ceruti

di Marie Morel
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Nel centro storico di Brescia, su un’area antichissima risalente alla prima età del ferro, sorge Palazzo Martinengo Cesaresco, costruito nel XVII secolo su commissione del conte Cesare IV Martinengo Cesaresco.

Agli inizi del ‘900, fu acquistato dalla provincia di Brescia e, da cinque anni, l’Associazione Culturale Amici di Palazzo Martinengo si occupa di promuovere la conoscenza storica, artistica e architettonica dell’antica residenza e di valorizzarne gli spazi espositivi, organizzando mostre d’arte antica, moderna e contemporanea.

L’ultimo lavoro proposto dall’associazione è l’imponente esposizione, curata dallo storico e critico d’arte Davide Dotti, di un centinaio di opere, il cui fil rouge è la rappresentazione di animali nella pittura rinascimentale e barocca, da Raffaello a Caravaggio, fino a Ceruti.

L’originale idea da cui prende vita questa mostra, unica nel suo genere, è quella di creare una sorta di “zoo artistico”, nel quale sono riunite opere di ineffabile bellezza, in cui i grandi maestri del rinascimento hanno rappresentato animali di ogni genere e specie e persino fantastici, come protagonisti assoluti o assieme all’uomo oppure con figure sacre o mitologiche, basti pensare a “San Giorgio e il drago” o a “Leda e il cigno”.

L’esposizione si propone non solo di incantare i visitatori, mostrando loro come gli artisti abbiano saputo cogliere e mettere su tela il rapporto millenario tra uomo ed animali e delineare, con grande sensibilità ed accuratezza, le caratteristiche di questi ultimi, ma ha anche una valenza scientifica.

Le opere, infatti, sono raggruppate in un percorso espositivo attraverso il quale i visitatori potranno ammirare i quadri e, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Naturali e Zoologia dell’Università di Pisa, scoprire curiosità sulle razze rappresentate e sulla loro evoluzione nei secoli.

Proprio per queste sue caratteristiche e l’argomento trattato, la mostra ha ottenuto il patrocinio di WWF Italia che, nel corso dell’evento, approfondirà tematiche come la salvaguardia delle specie protette, la biodiversità, la lotta al bracconaggio e la cultura della sostenibilità.

Un’esperienza interessante per chi ama l’arte, gli animali, la natura e anche per i bambini.

La mostra aprirà i battenti il 19 gennaio e chiuderà il 9 giugno e sono previste aperture straordinarie anche per i giorni di Pasqua e Pasquetta, 25 aprile, I maggio e 2 giugno.

Il percorso espositivo è suddiviso in 10 sezioni: si comincia con gli animali nella pittura a soggetto sacro e mitologico, si prosegue in sale tematiche dedicate a cani, gatti, uccelli, pesci, rettili, animali della fattoria, animali e uomo, nani e pigmei vs. animali, per concludere con l’ultima stanza, i cui i protagonisti sono gli animali esotici come scimmie, pappagalli, dromedari, leoni, tigri, elefanti, struzzi e quelli fantastici.

I visitatori della mostra potranno accedere gratuitamente anche al percorso archeologico sotterraneo di Palazzo Martinengo, con i suoi antichissimi reperti risalenti all’età del ferro.

Sul sito dell’Associazione Culturale Amici di Palazzo Martinengo sono disponibili tutte le informazioni ed un piccolo assaggio di quello che la mostra offre.

http://amicimartinengo.it/

 

 

 

 

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